La Storia dei Samoiedo
Gli incantevoli cani di colore bianco candido prendono il loro nome dai Samoiedi, un popolo d'origine mongola che anticamente viveva in una parte della Siberia, nella tundra deserta e ghiacciata, insieme ad animali indispensabili come le renne ed i cani da lavoro.
I samoiedo si rivelarono, infatti, compagni insostituibili sempre presenti nelle tribù nomadi della Siberia che accompagnavano in ogni spostamento, trainando le slitte e sorvegliando le mandrie di renne.
I cani samoiedo prosperarono così in maniera quasi esclusiva, in virtù della scarsa presenza di altre razze canine nella gelida tundra, la quale ci spiega anche la purezza naturale della razza.
A differenza di quanto accaduto con altre razze canine l'origine del samoiedo va quindi rintracciata nella natura e nella selezione fatta dall'ambiente piuttosto che dall'uomo, perlomeno fino agli ultimi anni dell'Ottocento.
Nel 1896 una coppia inglese, formata dallo zoologo Ernest Kilburn Scott e da sua moglie, si dedicò allo studio e alla selezione dei samoiedi che, anche grazie al loro contributo, divennero popolari in tutto il mondo.
I coniugi approfondirono la loro conoscenza sui cani polari individuando essenzialmente due tipologie principali dai quali partire nella lunga opera di selezione dei samoiedo: il tipo orso ed il tipo lupo.
Il primo possente e dotato di un muso decisamente espressivo, mentre il secondo è contraddistinto da lunghe zampe che garantiscono velocità nell'andatura.
Due modi leggermente diversi di vedere il cane da slitta di colore bianco candido o crema, anche se bisogna ricordare come nella lunga storia del samoiedo non siano mancati esemplari neri.
L'albero genealogico presenta, infatti, numerosi samoiedo completamente neri, marroni o pezzati, ai quali sono stati decisamente preferiti dagli allevatori quelli del colore della neve o al limite on sfumature in tinta biscotto.
Nonostante gli anni trascorsi e le selezioni controllate alle volte però la natura riemerge ed in quale esemplare fa la sua comparsa un rarissimo pelo nero che spicca sul manto bianco, in ricordo della precedente vita trascorsa tra renne e ghiaccio.